Ogni anno, in Italia, circa 1.000 persone vengono arrestate da innocenti. Nel 2024 sono stati 552 i cittadini privati della libertà senza colpa accertata, con una spesa pubblica di quasi 27 milioni di euro per risarcire il danno. In sette anni, sono 4.920 le persone finite dietro le sbarre per poi essere assolte o prosciolte. Dal 1992 al 2024, si contano ben 31.727 casi di ingiusta detenzione. Questi non sono numeri su un foglio: sono vite interrotte, famiglie distrutte, dignità calpestate.
Ma lo Stato non si affretta a riparare al danno causato ai cittadini finiti sotto accusa per sbaglio: spesso per ottenere quanto loro dovuto devono attendere anche fino a 10 anni per ottenere un risarcimento.
Per questo serve una “Legge Giusta”, la proposta di legge popolare promossa dal Partito Radicale e da numerose personalità civili e giuridiche. Nel lasso di tempo che intercorre fra l’assoluzione o il proscioglimento e l’attribuzione del risarcimento, lo Stato si impegna a versare un assegno mensile a chi è stato ingiustamente in custodia cautelare.
Perché al termine del calvario giudiziario, non ci si trova solo sfiduciati e provati dall’esperienza, ma spesso ci si trova anche senza lavoro o con le proprie aziende che hanno dovuto chiudere i battenti magari proprio a causa di queste vicissitudini. E qui interviene la “Legge giusta” che attribuisce un sostegno economico in attesa del risarcimento.
La proposta di legge “Zuccheddu e altri” vuole che lo Stato tuteli davvero chi è stato vittima dell’errore più grave che una democrazia possa commettere: togliere la libertà a un innocente.
Non lasciamo che il dolore di migliaia di innocenti cada nel silenzio.