Ogni anno circa 1000 persone subiscono ingiuste detenzioni. Anche dopo l’assoluzione, molte di loro restano senza aiuti, in attesa di un risarcimento che può arrivare dopo anni. La proposta prevede un assegno provvisorio a partire dall’assoluzione, per garantire un minimo di sostegno economico in questo limbo. 
C’è chi, dopo l’errore giudiziario, si ritrova senza casa, senza lavoro e senza futuro. Alcuni si affidano alla Caritas, altri sopravvivono solo grazie alla famiglia.